Il regime forfettario si contraddistingue per il fatto che il reddito si determina mediante il criterio di cassa sia per le imprese che per i professionisti.
DETERMINAZIONE REDDITO D’IMPRESA | => | CRITERIO DI CASSA |
DETERMINAZIONE REDDITO DI LAVORO AUTONOMO | => | CRITERIO DI CASSA |
Il reddito viene calcolato in maniera forfettaria applicando dei coefficienti di redditività suddivisi per tipologia di attività.
Sul reddito così determinato si applica un’imposta sostituiva del 5% ovvero del 15%, in luogo delle ordinarie aliquote IRPEF progressive (23% – 25% – 35% – 43%).
La suddetta imposta sostituisce quelle sui redditi, ovvero l’Irpef, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP; non vengono quindi applicati gli scaglioni come nel tradizionale sistema progressivo di tassazione, ma il reddito imponibile è calcolato in modo forfettario.
Trattandosi di un regime forfettario, sono del tutto ininfluenti i costi sostenuti nell’esercizio dell’attività (con la sola eccezione dei contributi previdenziali).
REDDITO FOFETTARIO | = | RICAVI O COMPENSI | X | COEFFICIENTE DI REDDITIVITA’ | – | CONTRIBUTI PREVIDENZIALI |
Esempio
Il signor Bianchi Mario, esercente l’attività di agente di commercio, al 31 dicembre 2022 ha conseguito ricavi pari a 30.000 euro.
Il reddito determinato forfettariamente, considerato che la percentuale di redditività è pari al 62%, ammonta a 30.000 x 62% = 18.600 (dal quale sono da sottrarre gli oneri previdenziali).
Determinato il reddito lordo e dedotti i contributi previdenziali e assistenziali si ottiene il reddito netto sul quale applicare l’aliquota del 5% (se sussistono le condizioni di legge di cui al comma 65 dell’art. 1 della Legge n. 190/2014) o del 15%.
Il risultato sarà:
18.600 x 5% = 930,00 utilizzabile solo nei primi 5 periodi d’imposta
oppure
18.600 x 15% = 2.790,00 in caso di aliquota al 15%